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Osservatorio. Coworking, start up, competenze chiave: le politiche giovanili verso una filiera di interventi?

23/11/2016 | News
Osservatorio. Coworking, start up, competenze chiave: le politiche giovanili verso una filiera di interventi?

Osservatorio. Coworking, start up, competenze chiave: le politiche giovanili verso una filiera di interventi? - - Agenzia Nazionale Giovani

Sembra che la nuova stagione delle politiche giovanili comprenda molti interventi – e sparsi per la Penisola – che vedono una diffusione sempre maggiore di spazi di co-working, a volte abbinati ai fab lab ad al sostegno delle start up.

Sempre di più, inoltre, sembra configurarsi una “filiera” di tipologie di interventi suddivisi per target: se le precedenti azioni riguardano generalmente gli “over 25”, invece per i 16/25enni sono attivati una serie di progetti innovativi che hanno per obiettivo lo sviluppo di competenze spendibili sul mercato del lavoro. Politiche giovanili che tendono a sostenere i giovani come soggetti portatori di capacità, competenze, dotati di talento e potenziali innovatori, superando una visione di giovani generazioni come soggetti esclusi, problematici, conflittuali.

In Emilia Romagna la legge giovani 14/08, non solo contrasto ad emarginazione ed assistenza, ma anche una nuova diffusione di spazi di lavoro condiviso e di sostegno all’auto-imprenditorialità. Questo video presenta questa azione di sviluppo.

Azioni di promozione del talento di giovani imprenditori anche in Liguria, con il progetto Start & Grow, in Puglia finanziamenti a fondo perduto tra 10.000 € e 30.000 € con Pingiovani, mentre in Campania vi è lo Sportello Europa Giovane 4.0, che sostiene anche il programma “Idea generation” nei settori dei servizi al turismo, del coworking, dell’agricoltura, dell’automazione, della formazione, della comunicazione e del terzo settore (v. risultati delle business idea).

Ancora una azione da segnalare è quella del Comune di Cremona che promuove la piattaforma Coworking Diffusi.

Invece per un target “under 25”, sembra che nella ipotetica filiera delle politiche giovanili, si riscontrano azioni che mirano allo sviluppo di competenze spendibili anche sul mercato del lavoro. Qualche esempio: in Emilia 64 progetti finanziati su lavoro, formazione, aggregazione, Informagiovani e protagonismo giovanile (670.000 euro).In Campania Ben-Essere Giovani con laboratori e cultura di impresa (10 milioni di euro), in Puglia “Bollenti Spiriti” e Mettici le mani”. In Regione Piemonte, la Giunta ha approvato la valorizzazione delle opportunità di aggregazione e incontro per i giovani, che avverrà tramite il nuovo portale Piemonte Giovani, nonché l’accordo di collaborazione tra Regione Piemonte, Coordinamento dei Comuni per la pace della provincia di Torino e Consorzio delle Ong piemontesi per effettuare interventi di cooperazione internazionale ed educazione alla cittadinanza. La Regione Lazio, con il bando delle idee, incoraggia lo spirito di iniziativa, la partecipazione attiva dei giovani in attività culturali, artistiche, storico-archeologiche, paesaggistico-naturalistiche.

Progetti innovativi negli ambiti del lavoro, della partecipazione e della creatività, anche a Venezia, Genova e Roma (arte urbana), mentre a LaSpezia si promuove il co-housing.

Giovanni Campagnoli

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